Il giorno in cui la danza ha conquistato l’università

Il giorno in cui la danza ha conquistato l’università

All’Università di Firenze, l’étoile riceve la laurea honoris causa e commuove la platea con parole di riconoscenza, trasformando la danza in un esempio di cultura, disciplina e libertà

Un titolo che premia una carriera costruita con eleganza e sacrificio

Roberto Bolle ph ig

Roberto Bolle ph ig

L’Aula Magna dell’Università degli Studi di Firenze si è riempita di applausi e ammirazione quando Roberto Bolle ha ricevuto la laurea magistrale honoris causa in Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione. Era il 28 ottobre 2025, e per l’étoile dei due mondi questo momento ha rappresentato un nuovo traguardo nel suo percorso artistico e umano.
La rettrice Alessandra Petrucci, consegnando il titolo, ha voluto sottolineare “l’eleganza, la grazia e la forza comunicativa” dell’artista, spiegando che la danza, nelle mani di Bolle, è diventata una forma di linguaggio universale capace di avvicinare persone e culture.
Nel suo intervento, l’étoile ha parlato con grande sincerità, affermando che “questa laurea segna il culmine di un cammino iniziato con sogni e sacrifici, quando ancora ero un bambino con il desiderio di raccontare emozioni attraverso il corpo”.

La commozione di Bolle e il messaggio ai giovani

L’atmosfera nella sala si è fatta densa di emozione. Con voce tremante ma decisa, Roberto Bolle ha rivolto il suo pensiero più affettuoso alla famiglia: “Ringrazio i miei genitori, che hanno lavorato instancabilmente per offrirmi la possibilità di seguire la mia passione”.
Queste parole semplici hanno toccato profondamente il pubblico, che ha percepito la verità dietro ogni gesto e ogni frase. Bolle ha poi raccontato che la danza gli ha insegnato il valore dell’impegno, dell’ascolto e del rispetto. Ha aggiunto che “nella vita, come sulla scena, bisogna credere nel proprio talento, accettare la fatica e continuare a migliorarsi ogni giorno”.
Con tono sereno ma deciso, ha invitato i più giovani a inseguire le proprie aspirazioni con coraggio e costanza, perché, come ha detto lui stesso, “la bellezza della disciplina apre strade che non si immaginano finché non si ha il coraggio di provarci”.

La danza come forma di cultura, linguaggio e condivisione

Nel corso del suo discorso, Bolle ha ricordato quanto sia importante rendere la danza accessibile a tutti, non solo agli appassionati o ai professionisti. Ha parlato dei progetti promossi dalla Fondazione Roberto Bolle, che presto porteranno corsi gratuiti di danza in diverse scuole milanesi, offrendo a centinaia di ragazzi la possibilità di esprimersi attraverso il movimento.
Ha spiegato che “la danza non è solo spettacolo, ma un linguaggio capace di unire, educare e far crescere”. L’Università di Firenze ha voluto premiarlo proprio per questa visione ampia e inclusiva: la danza, per Bolle, è comunicazione, cultura, educazione e libertà insieme.
In un’epoca in cui la velocità e la distrazione dominano la quotidianità, la sua arte rappresenta una pausa, un modo per ritrovare equilibrio e consapevolezza. Questo riconoscimento accademico dimostra che anche la bellezza e la creatività possono diventare strumenti di formazione.

Un segnale importante per l’Italia della cultura e dell’arte

Roberto bolle ph ig

Roberto bolle ph ig

La laurea honoris causa consegnata a Roberto Bolle assume un valore che va oltre il singolo riconoscimento. È il simbolo di un’Italia che crede nel potere educativo dell’arte e nella capacità della danza di comunicare valori universali.
Negli ultimi anni, Bolle ha portato il suo talento su palchi internazionali e in programmi televisivi di grande successo come “Bolle and Friends” e “Danza con me”, avvicinando migliaia di persone a un mondo che spesso appariva distante.
Il suo percorso, fatto di determinazione e sensibilità, dimostra che l’arte non è un privilegio per pochi, ma un patrimonio collettivo. Bolle ha raccontato che “ogni volta che salgo sul palco sento la responsabilità di rappresentare l’Italia e la sua cultura”, ribadendo il suo desiderio di continuare a far conoscere la danza come linguaggio di libertà e di pace.

Un’eredità che ispira e un futuro che guarda avanti

Alla fine della cerimonia, Roberto Bolle ha ringraziato con un sorriso commosso, dedicando il titolo “a chi crede nei propri sogni e nel valore della bellezza”. Le sue parole hanno racchiuso la forza di una carriera vissuta con passione e autenticità.
Il riconoscimento dell’Università di Firenze non rappresenta solo una tappa personale, ma anche un segnale di fiducia verso le arti come parte essenziale della formazione umana.
Oggi Bolle continua a essere un simbolo di grazia e determinazione, un artista capace di unire palcoscenico e aula universitaria, emozione e conoscenza.
E, mentre il pubblico lo ha salutato con una lunga standing ovation, il suo messaggio è risuonato chiaro e potente: “La danza insegna a vivere con armonia, a rispettare se stessi e gli altri, a trovare libertà nel movimento. È la mia vita e la mia voce, ed è un onore condividerla con voi”.

A cura della Redazione
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