Kevin De Gregorio, passione per le moto e sogni di recitazione
Kevin De Gregorio, passione per le moto e sogni di recitazione
Un viaggio da pilota a futuro attore con determinazione e ambizione
Kevin De Gregorio è un bel mix di interessi, dalla passione per le moto che ha dominato tutta la sua adolescenza, un lavoro in un’azienda di elettronica, e una passione irrefrenabile per la recitazione, che per il momento riesce bene a coniugare, ma con tutta la sua determinazione vuole che lo spettacolo sia la costante di tutta la sua vita.
Kevin De Gregorio, da quando nutri la passione per il mondo dello spettacolo?
«Sin da quando ero bambino, le mie passioni più grandi erano la moto ed il mondo dello spettacolo. La passione per la moto è nata grazie al mio padrino quando per gioco decise di regalarmi la mia prima mini moto. Crescendo questa passione si è trasformata in una professione: sono infatti stato prima un pilota ed in seguito sono diventato un istruttore. Realizzare questo sogno è stato per me una grande soddisfazione personale, raggiunto anche grazie e soprattutto all’aiuto e supporto di una fantastica squadra che in questi anni è stata come una vera e propria famiglia».
«Tre anni fa, ho però deciso di chiudere questo capitolo della mia vita e di portare avanti la mia seconda passione: il mondo dello spettacolo. Questo interesse è invece nato dalla serie televisiva: “I CESARONI”. Adoravo vedere in tv quella fiction, era la rappresentazione su schermo della classica famiglia che tutti avrebbero voluto».
Finora come l’hai assecondata?
«Ho assecondato la mia dedizione allo spettacolo continuando a curare la mia persona, conducendo una vita regolare, praticando sport, ampliando le mie conoscenze e gestendo i miei canali social».
Hai mai pensato anche alla recitazione in maniera più seria?
«Si, certo che ho pensato di intraprendere un percorso attoriale in maniera più professionale ed approfondita».
Ma hai mai seguito un corso di recitazione?
«No, ad oggi non ho ancora avuto l’opportunità di frequentare un corso ma il mio desiderio è proprio quello di formarmi nelle migliori accademie. A breve proverò a cimentarmi già con un corso di formazione a Milano. Sono molto eccitato all’idea di cominciare».
Kevin De Gregorio, qual è l’attore a cui ti ispiri?
«Non ho un solo attore di riferimento. Ce ne sono infatti molti da cui mi piacerebbe apprendere e che sogno di emulare come ad esempio Luca Argentero, Raoul Bova, Christian De Sica. Se proprio devo dirne uno, rispondendo alla tua specifica domanda, ti direi senza dubbio: Alessandro Gassmann».
Cosa ti piace di più di Gassmann?
«L’ho apprezzato particolarmente nella sua interpretazione nella fiction “Un professore”. Nella serie, Gassmann impersonifica il maestro che tutti avrebbero voluto incontrare e conoscere nel proprio percorso di vita per cui chi meglio di lui come artista da cui trarre ispirazione».
Prima nominavi la fortunata fiction tv I Cesaroni, ed è notizia degli ultimi giorni che per i fan più accaniti ritorneranno sui nostri teleschermi. Cosa ne pensi del loro ritorno ?
«Cosa ne penso? Che non vedo l’ora del loro ritorno in TV. Alla fiction in questione mi legano tanti bei ricordi d’infanzia. Sarà un piacere tornare ad essere un po’ bambini».
Attualmente Studi o lavori?
«Attualmente lavoro in una azienda di elettronica dove svolgo il ruolo di assistenza all’automazione».
«Premetto che non sono laureato, ma sono semplicemente diplomato in tecnico elettronico specializzato. Ho anche conseguito diversi corsi certificati in un’azienda di ingegneria elettronica. Mi sarebbe piaciuto laurearmi in questo settore, ma le mie passioni hanno surclassato di gran lunga il tempo per laurearmi».
Kevin De Gregorio, è difficile unire il lavoro e lo spettacolo?
«Io non ho il desiderio di unire le due cose. Attualmente lavoro in questa azienda per esigenza, ma il mio obiettivo è di diventare un professionista nel mondo dello spettacolo. Sono sempre stato determinato e lo sono a maggior ragione ora. Ce la metterò tutta per raggiungere il mio scopo. Non mi spaventa niente, sono pronto a mettermi in gioco»!
A cura di Sir Flavio iacones