“Doppio Passo”: quando la danza diventa linguaggio

“Doppio Passo”: quando la danza diventa linguaggio

“Doppio Passo” di Anna Allegretti incanta il Salone del Libro di Torino

Danza, dislessia e una rivoluzione per la scuola

Anna Allegretti ha presentato Doppio Passo al Salone Internazionale del Libro di Torino, scritto in collaborazione con Anna Cherubini.

Un evento tra narrazione e proposta educativa

L’evento, intitolato “Tra dislessia e danza sportiva”, ha offerto un momento intenso e ricco di significato. In quell’occasione, la narrazione personale si è unita a una proposta educativa concreta.

Il pubblico ha ascoltato con attenzione una testimonianza autentica, che ha mostrato come passione e determinazione possano trasformare le difficoltà in opportunità. Questo messaggio ha colpito profondamente studenti, insegnanti, educatori e famiglie.

La dislessia e la scoperta della danza

Fin da bambina, Anna ha ricevuto la diagnosi di una forma grave di dislessia. Questa condizione le ha reso difficile il rapporto con la scuola, la lettura, la scrittura e la memoria a breve termine.

Nonostante tutto, ha trovato nella danza il suo linguaggio naturale. Ricorda ogni passo, sequenza e coreografia con precisione. Per lei, la danza è diventata una forma di “matematica”: uno strumento per leggere il mondo ed esprimersi.

Il successo di una giovane ballerina

Oggi Anna ha 16 anni ed è una ballerina affermata. Ha vinto titoli internazionali, tra cui il Vagos Open in Portogallo nell’ottobre 2024.

Inoltre, frequenta il liceo delle scienze umane e affronta gli studi con sempre maggiore autonomia. Il suo percorso dimostra che, con il giusto supporto, è possibile superare le difficoltà legate alla dislessia.

Un manifesto educativo per la scuola del futuro

Con Doppio Passo, Anna propone anche un vero e proprio manifesto educativo. Il libro nasce dalla collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia (AID), la Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS) e SportMusicali. Il prof. Giacomo Stella, tra i principali esperti italiani di dislessia, ha offerto il suo contributo scientifico.

Il volume invita le scuole italiane a utilizzare la danza come strumento compensativo e di potenziamento cognitivo. Grazie a questo approccio, la scuola può diventare più inclusiva e dinamica.

Un incontro ricco di voci autorevoli

Durante la presentazione, Anna Allegretti ha dialogato con:

  • Felice Casini, Segretario Generale Fidesm

  • Giacomo Stella, esperto in disturbi dell’apprendimento

  • Enrica Bianchi, Vicepresidente nazionale AID

Il giornalista Carlo Eufemi, ex preside e attuale Consigliere del Ministro Giuseppe Valditara, ha moderato l’incontro, realizzato insieme a UDI – Unione Danza Italia.

Danza come terapia e strumento educativo

UDI porta avanti progetti sociali per sostenere i giovani talenti attraverso la danza. L’organizzazione eroga borse di studio e crea programmi di formazione per rendere la disciplina accessibile a tutti.

La sua missione si basa sul principio dello sport come terapia, con l’intento di trasformare la danza in un’opportunità educativa e terapeutica concreta.

In particolare, UDI si rivolge a giovani con DSA (dislessia, discalculia, disgrafia) e a famiglie che vivono situazioni di fragilità o rischio di abbandono scolastico.

In questo contesto, la danza assume un ruolo centrale non solo come arte e sport, ma anche come strumento educativo ed emotivo.

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