
Il diavolo veste Prada 2: il grande ritorno sullo schermo
Tutti i dettagli sul sequel più atteso, tra cast storico, moda iconica, misteri della trama e anticipazioni che stanno facendo impazzire i fan in tutto il mondo
Il diavolo veste Prada 2 uscirà a maggio del 2026. L’attesa dei fan tra spoiler continui sui social sta già trasformando il ritorno di Miranda Priestly e del suo regno di seta e acciaio in uno degli eventi cinematografici più attesi degli ultimi anni. Dopo due decenni dal primo capitolo, il cult del 2006 torna a far parlare di sé con una risonanza che travalica il cinema e si intreccia con la cultura pop, la moda e l’immaginario collettivo.
Un cast storico pronto a tornare
L’annuncio ufficiale di 20th Century Studios, accompagnato da un teaser con due décolleté rosso fuoco che hanno infiammato i feed digitali, ha confermato non solo la data d’uscita, fissata al primo maggio 2026, ma anche il ritorno dell’intero cast principale, con Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt e Stanley Tucci pronti a vestire di nuovo i ruoli che hanno segnato una generazione. Alla regia tornerà David Frankel, con la sceneggiatura di Aline Brosh McKenna e la produzione di Karen Rosenfelt, per garantire quella continuità stilistica e narrativa che i fan reclamavano da anni.
Mistero e tensioni nella trama
La trama resta in gran parte avvolta dal mistero, ma alcune indiscrezioni tracciano già i contorni di uno scontro epocale tra la Miranda di Streep e l’ex assistente Emily, oggi dirigente di un colosso del lusso da cui dipende la sopravvivenza della sua Runway. Sullo sfondo, il ritorno di Andy Sachs, l’ingenua giornalista diventata ormai icona di indipendenza, promette nuove tensioni e inevitabili giochi di potere.
La moda e il set sotto i riflettori
La produzione ha già acceso i riflettori sulle strade di New York, dove il set è stato assediato da fotografi e curiosi che hanno diffuso sui social immagini e dettagli dei look, dalle mise metalliche di Andy fino all’apparizione di Miranda al Met Gala in un abito rosso che pare destinato a diventare iconico prima ancora di approdare sul grande schermo. La febbre da spoiler cresce di giorno in giorno, alimentata da indiscrezioni, presunti leak di sceneggiatura e foto rubate che rimbalzano da TikTok a Instagram, trasformando il film in una narrazione corale e globale ancor prima della sua uscita.
Il sequel che parla del nostro tempo
Non sorprende: il primo film non fu solo un successo da oltre 300 milioni di dollari, ma anche un punto di non ritorno nel racconto del potere femminile nell’industria culturale, capace di guadagnarsi nomination agli Oscar e di ispirare perfino un musical di successo. Ora il sequel non si limita a cavalcare la nostalgia, ma sembra intenzionato a parlare del nostro tempo, del declino della carta stampata, della metamorfosi della moda e di un potere che si reinventa pur di sopravvivere. E in un mondo che consuma le immagini a velocità vertiginosa, Miranda Priestly si appresta a dimostrare ancora una volta che nulla è più moderno del controllo assoluto del proprio impero. L’attesa è febbrile, il conto alla rovescia è iniziato e la domanda che circola tra i fan di ogni latitudine è una sola: cosa dirà Miranda questa volta, quando tutte le luci saranno puntate su di lei?
A cura di Mario Altomura
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