
Elisabetta Tortorici, una luce autentica nel mondo dell’immagine
La forza di Elisabetta Tortorici tra fotografia, moda e sogni
Elisabetta Tortorici è una giovane donna che ha già trasformato la fotografia e la moda in una dimensione personale e professionale. La sua passione nasce in adolescenza, quando inizia timidamente a scattarsi delle foto da sola. Da quel momento, il desiderio di esplorare l’immagine, in tutte le sue forme, l’ha portata a intrecciare percorsi che toccano moda, musica e scenografia. Il suo cammino è ancora in divenire, ma la determinazione e la resilienza con cui lo percorre sono la prova di un’attitudine forte e consapevole. Nonostante le sfide del settore, Elisabetta affronta ogni passo con equilibrio e passione. L’abbiamo incontrata per farci raccontare com’è iniziato tutto, cosa la muove e quali sogni la accompagnano.
Elisabetta, qual è la tua passione più grande?
Senza dubbio la fotografia. Questa passione è nata quando avevo 14 anni: ricordo che desideravo realizzare degli autoscatti, ma all’inizio ero troppo timida per farlo. Col tempo, però, quella voglia è rimasta viva e a 19 anni ho trovato il coraggio di iniziare da sola. Da lì ho anche organizzato uno shooting per me stessa. Ancora oggi, l’attrazione che ho per la fotografia è sempre presente.
Da dove nasce il tuo legame con la moda?
Credo ci sia una componente familiare: i miei nonni erano sarti, e forse questa inclinazione nasce proprio da lì. Un po’ mi vergogno a dirlo, ma da bambina mi divertivo a disegnare vestiti. Lo faccio ancora, ogni tanto, quando ne sento l’ispirazione. Mi piacerebbe realizzarne alcuni solo per me, in futuro.
Sei pronta a metterti in gioco?
Sì, soprattutto perché mi piace sentirmi libera di scegliere quando e dove lavorare. So che certi impegni possono essere intensi – come passare un’intera giornata su un set o fare la comparsa – ma credo di essere pronta, sia mentalmente che fisicamente. Quando ho scoperto l’agenzia non sapevo cosa aspettarmi, ma vedendo la serietà del percorso, i passaggi ben strutturati, ho deciso di impegnarmi sul serio. Forse era destino: non l’ho cercata io, ma è arrivata nel momento giusto.
Oltre alla moda, coltivi altre passioni?
Sì, il mio sogno è diventare cantante e fotomodella. Mi piacerebbe continuare a lavorare con l’agenzia a lungo, perché mi trovo davvero bene. Ho anche una passione per la scenografia: è un mondo che mi affascina, anche se non ho ancora frequentato corsi o scuole. Tempo fa volevo iscrivermi a una scuola di cinematografia, ma il corso non partì per mancanza di iscritti… eravamo solo “quattro gatti”, come si suol dire.
Hai dei buoni propositi che ti aiutano nella vita di tutti i giorni?
Sì, ne ho cinque. Il primo è riconoscere quando sono in ansia. Poi ascolto un po’ di musica, scrivo quello che provo – a volte anche una canzone – e ballo. Ma la cosa più importante è ricordarmi che andrà tutto bene.
Che uso fai dei social?
Per me sono fondamentali. Viviamo in un’epoca in cui i social sono diventati dei veri e propri giornali digitali – come mi piace definirli – ma anche molto di più. Dipende da come li si usa: sono un potente strumento per farsi conoscere e condividere la propria creatività.
E se un giorno dovessi ricevere delle critiche?
Ho imparato a gestire le critiche e la pressione legata all’immagine. Ho sviluppato una forte resilienza: ne ho passate di peggiori, quindi riesco a non farmi toccare dal giudizio altrui. So quanto valgo, e sono io a decidere il mio valore. L’ho imparato sulla mia pelle.
Chi è il tuo mito?
Rami Malek, sicuramente. Ma ci sono anche altri artisti, magari meno conosciuti o che non fanno parte del mondo della TV o del cinema, che mi hanno ispirata profondamente. Grazie a loro ho imparato a sognare in grande.
Guardando Elisabetta Tortorici negli occhi mentre parla dei suoi sogni, si percepisce una luce rara: quella di chi ha scelto di credere in sé stessa, anche quando sarebbe stato più facile arrendersi. C’è in lei un mix potente di dolcezza e determinazione, di fragilità autentica e forza silenziosa. Non è solo una giovane donna che aspira a entrare nel mondo della moda: è un’artista in divenire, che trasforma ogni esperienza in uno scatto, un pensiero, un progetto. E forse è proprio questo il suo vero talento: riuscire a restare se stessa, anche dentro un universo – come quello dell’immagine – che troppo spesso chiede di essere qualcun altro. Elisabetta non rincorre il riflettore: lo accende, semplicemente, quando entra in scena.
A cura di Mario Altomura
Leggi anche: Il vino sfida i confini, l’innovazione tra I.A. blockchain e spazio